venerdì 23 novembre 2012

Overdose da blog (altrui) - (Other people's) Blog overdose

Beh, innanzitutto qualche aggiornamento sulla situazione. Oggi sarebbe la scadenza per la presentazione della mia opera migliore. Quella non fatta con le perline. Quella di cui non potrei, nemmeno volendo, farne un tutorial in pdf. Quella il cui schema non è stato copiato da nessun'altra designer, è solo mio e di mio marito, di tutti i nostri antenati e di Madre Natura che ci ha messo del suo sorprendendo persino il mio scafatissimo ginecologo ("signora, donne che al momento della nascita erano fortemente sottopeso, com'è accaduto a lei, di solito fanno figli sottopeso... Suo figlio non mi torna!" C'è sempre una prima volta, dottore, anche per quelli con tanta esperienza come lei!). Ma non sono in ritardo io, stavolta: perché è l'opera che decide in autonomia quando uscire, a meno che non superi i 12 giorni di ritardo... E lui di uscire non ne ha nessunissima voglia, anche se nel tardo pomeriggio inizia a fare le prove tecniche di espulsione, facendo vedere alla sua mamma anche le stelle dell'emisfero australe. Non avrebbe tutti i torti, in fondo il mondo fa abbastanza pena, ma avrà tempo di starsene in pace prima di scontrarsi con le cose meno simpatiche dell'essere vivi - l'intolleranza gratuita, ad esempio, o essere giudicati sulla base di pochi indizi e senza aver mai conosciuto la persona che ti accusa. Ma questo è un altro discorso.  

Well, let's start with some updates. Today is the deadline for submitting my best work, the one which is not made with beads. The one I couldn't make a pdf tutorial of, even if I wanted to. The one whose pattern was not borrowed from another designer, but is mine, my husband's, all our ancestors' and Mother Nature's too, who decided to put some personal ingredient in order to surprise even my very experienced gynecologist ("Ma'am, women who were born severely underweight like yourself, normally give birth to underweight children. Your son comes as extraordinary to me!" Well, doc, there's a first time for everything, even for an accomplished scientist like you!). But this time the blame for my delay cannot be laid on me, since it's the work itself which decides when it is time to be submitted, unless the delay is longer than 12 days. And really, he doesn't seem very willing to come out, although in the late afternoon he usually starts rehearsing his evacuation plan, making me see even the Southern Hemisphere stars. He's not altogether wrong: this is not a beautiful world, but he will spend some nice time before finding himself face-to-face with the less nice aspects of what is "to be alive" - gratuitous intolerance,  for example, or to be judged on the basis of vague clues and without personally knowing the accuser. But that's another story. 


L'altro aggiornamento riguarda una new entry nel mio mondo felino. L'ho chiamato Scroccocat perché all'inizio si era fatto strada nel mio cortile seguendo soprattutto il profumo della carne alla griglia, ed ero convinta che abitasse in una villetta vicina. In realtà ci (mi) aveva puntato già da un bel po', anzi, è venuto a curiosare da noi per la prima volta il primo giorno del trasloco, un anno e mezzo fa. Poi le scatolette di cibo per gatti si son fatte strada nel suo stomaco. Poi lui si è fatto strada nel mio cuore ed io nel suo, visto che tante volte non tocca cibo (non subito, almeno) e vuole solo stare con me (una volta se n'è persino andato sdegnosamente quando mio marito è tornato dal lavoro). E infine, si è fatto strada non solo in casa mia, ma anche sul mio divano, nella mia veranda, nella mia cantina... e non sono più tanto sicura che "appartenga" ai vicini. Mi sembra invece un gatto rionale assai pulito. E lui è una delle ragioni per le quali ultimamente ho fatto poche cose nuove, come potete vedere dalla foto. 

Another update concerns a new entry in my feline world. I called him "Scroccocat" ("scroccare" in Italian means "to scrounge") because at first he found a way to my courtyard by following the smell of our bbq and I was sure he lived with a neighbouring family. In fact, he had been aiming at us (well, me) for quite a while, since he came up to our backdoor on the day of our house move, one and a half year ago. Then cat food found a way to his stomach. Then he found a way to my heart and I in his, since most of the times he doesn't touch food (ehm, well, at least not as soon as he sets paw inside my flat) and wants to stay close to me, to the point that once he even disdainfully left the house when my hubby came home form work. And finally, he found a way not only to my house, but to my sofa, to my veranda, to my pantry as well... And I'm really not so sure anymore about the fact that he "belongs" to the neighbours; he looks more like a very clean neighbourhood cat. And, as you can see from the picture below, he is one of the reasons why I haven't done much over the last few weeks.

Tutto era pronto per iniziare a riparare la collana, ma Scroccocat preferì la sedia della Precisina alla sua cuccia./ Everything was ready to begin repairing the necklace, but Scroccocat chose The Precise One's chair rather than his cat basket. 


Dicevamo, overdose da blog. Io ne seguo tantissimi, forse troppi, la maggior parte riguardanti la bigiotteria. La ragione ufficiale è che "servono per l'ispirazione". Il risultato finale invece è che vengo rapita dal lavoro altrui e non faccio altro che esclamare "Che figata!!!" "Che buona idea! E così semplice! Perché non è venuta a me???" "Aaah, questo lo voglio fare anch'io/aaah, questo devo imparare anch'io a farlo"... E poi realizzare che non ho tutto il tempo per fare tutto, e quindi cadere nell'apatia invece di iniziare a fare almeno qualcosa.  Mio marito, appassionato di fumetti, citerebbe The Joker, l'acerrimo nemico di Batman: "Cosi' tante cose da fare e cosi' poco tempo". Non ho proprio scusanti: utilizzo l'RSS Reader di Google quindi non spreco tempo a visitare i blog uno per uno; invece i nuovi post mi compaiono automaticamente in una lista così come i nuovi e-mail in un client di posta elettronica. A chi come me consulta e segue tanti blog ne consiglio vivamente l'uso, di RSS Reader ce ne sono tantissimi tra cui scegliere.

Però adesso sto VERAMENTE esagerando. O smetto di guardare quello che fanno gli altri - per giunta senza prendere nota di tecniche e idee interessanti - o io non farò più nulla. 


Let's go back to the main subject of this post. Blog overdose. I follow many blogs, maybe too many, most of them concerning beading. The official reason is "it's a good source of  inspiration", but in fact the final result is that often other people's work puts a spell on me and I do nothing but exclaim "How cool!" "Such a good and simple idea! How come that I haven't had it myself?" "Ah, I must make this too! / Ah, I must learn to make this too!"... And then I realise that I don't have time to do everything and therefore become apathetic instead of beginning to make something to start with, at least. My husband, a comics addict, would probably quote The Joker, Batman's arch-enemy: "So much to do and so little time". I have no excuses: I use Google RSS Reader so I don't waste time visiting the blogs one by one. Instead, new posts appear automatically in a list just like new e-mails appear in an e-mail client. I strongly recommend using a RSS reader if you, like myself, follow many blogs; there are so many RSS readers to choose from. 
But then, I'm REALLY exaggerating now. Either I stop looking at what other people make - besides the fact that I don't jot down any notes about interesting ideas and techniques - or I won't make anything anymore.