martedì 6 dicembre 2011

Alberelli di Natale - parte seconda




L'attrezzo per la lavorazione del metallo che mi ha dato l'idea - le più esperte si saranno accorte di un piccolo indizio nei tag del post precedente - è un jig. Vi ricordate all'asilo quelle tavolette di plastica bianca bucherellate in cui inserivamo dei chiodini colorati? Ecco, un jig ha un aspetto molto simile, per non dire uguale, a quelle tavolette e può essere in plastica o in metallo. Invece dei chiodini colorati, ci si infilano dei pioli di metallo di varia grandezza nei punti in cui vogliamo che il filo di metallo si "agganci" al fine di creare un disegno o un motivo. 


Qui a fianco trovate una foto dello schizzo originale del progetto e sopra una foto del jig con un alberetto di prova in lavorazione. Se vi piace e se ci capite qualcosa potete utilizzarlo per i vostri lavori e pubblicare le foto nei vostri siti/blog/pagine FB ma per piacere citatemi mettendo l'indirizzo del mio blog! Come potete vedere, nel disegno l'alberetto ha un "ramo" in più per lato, poi tolti in fase di realizzazione.
Un altro attrezzo che ho utilizzato è il Coiling Gizmo®, un'evoluzione dei vecchi "martelletti" che fino a qualche anno fa si usavano per fabbricare dei "tubetti" a spirale col filo metallico. Il problema dei martelletti era che bisognava mantenere il giusto equilibrio tra la tensione della mano che girava il martelletto e quella della mano che teneva il filo e l'altra estremità del martelletto. Se siete mancine corrette come me (grazie mille, maestra dell'asilo... :-(  ), l'impresa diventa non da poco. Il coiling gizmo invece ha una pratica forcella che fa il lavoro di una delle tue mani e quindi elimina metà della fatica e la quasi totalità dei problemi.



















I
l terzo attrezzo che ho usato, e quello che per me è stato più difficile da trovare, è un bench block, cioè un'incudine piatta... praticamente un parallelepipedo di acciaio semplice. Lo so che sembra strano, ma ho dovuto approfittare di una cara collega che andava in viaggio a New York per farmela comperare in un negozio di hobbistica della Grande Mela... In questo angolo dimenticato d'Italia ho trovato solo incudini da orefice del peso di 2kg (quelle classiche con le "corna"); oppure, proprio nella ferramenta in cui 
il mio "spacciatore di perline" aveva trovato il suo bench block, ho dovuto subire la derisione del commesso di turno che mi guardava con condiscendenza pensando "Ma che ci fai, femminuccia, in questo negozio per uomini veri? Su, vai a giocare con le tue perline e le tue collanine". Inspiegabilmente  non solo non aveva più l'articolo ma non sapeva nemmeno di cosa stessi parlando. Se mi avesse visto come martellavo gioiosamente il filo con cui son fatti  questi alberetti,  e per giunta utilizzando un normale martello e non quello da oreficeria, forse avrebbe cambiato atteggiamento!


Martellare il filo metallico serve a indurire e a rinforzare il lavoro. Purtroppo non ho ottenuto gli stessi risultati con tutti i tipi di filo: anche la vernice che li ricopre ha giocato il suo ruolo. Quelle satinate (di cui sono ricoperti il filo blu e il filo verde in queste foto, per capirci) hanno favorito la "fusione" dei fili agli incroci durante il martellamento; la vernice lucida e quella opaca invece (si vedano gli alberi gialli e quello nero) hanno impedito ai fili di fondersi negli incroci e di appiattirsi nelle anse (se ingrandite le foto vedrete che il filo giallo è rimasto tondo).








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