Ciao, sono "La Precisina"! Vivo da qualche parte nell'estremo Nord-Est italiano, lavoro come assistente informatica. Sono sposata, ho due figli, una mamma, un gattino di nome Mizar in affidamento congiunto con lei. Mi occupo di bigiotteria fin da bambina. Questo blog è dedicato a mio papà, che trovava disdicevole che io cantassi ma non che creassi collane e braccialetti!
martedì 29 marzo 2011
Collana con inserto a uncinetto
L'inserto centrale di questo collier è stato fatto con una tecnica denominata "uncinetto turco", che consiste nel lavorare a uncinetto un gruppo di perline per volta anziché una sola. Inoltre, il fatto di passare la perlina da lavorare dietro all'uncinetto, tecnica determinante nella classica lavorazione a uncinetto tubolare, qui non si applica poichè il gruppo di perline viene diviso a metà: una parte va dietro, l'altra davanti all'uncinetto.
L'inserto qui doveva in realtà essere un braccialetto, ma poiché in famiglia nessuno ha un polso così grosso, ho pensato di inserire un collare armonico come anima del lavoro e completarlo infilandoci delle perle vintage di recupero (...cioè vecchie). Siccome la lunghezza era eccessiva ma non volevo accorciare per non forzare il collare armonico, ho attaccato due chiusure che possono essere posizionate dove si desidera - sono le perle stesse a bloccare lo scorrimento.
lunedì 28 marzo 2011
Collana a uncinetto
Questa collana, ancora incompiuta, è stata eseguita a uncinetto, lavorando in maniera tubolare. Non occorre essere dei maestri dell'uncinetto (basta conoscere la catenella e la maglia bassa) ma ci sono degli accorgimenti da seguire cui coloro che sanno già fare ad uncinetto devono prestare attenzione. Innanzitutto, le perline vanno infilate prima secondo lo schema (la parte più noiosa e pericolosa: se sbagliate colore di perlina ve ne accorgete troppo tardi, cioè quando la state lavorando... e son cavoli vostri. Dovete tagliare il filo, fare un'aggiunta, nascondere il nodo, saldare i fili....). Dopodiché, al momento della lavorazione: 1) la perlina già lavorata nel giro precedente va spostata dietro all'uncinetto infilato nel punto che la sostiene e 2) il filo da lavorare con la nuova perlina non deve essere lavorato "a casaccio", ma deve passare obbligatoriamente dietro alla perlina del giro precedente, e poi agganciato. Se si contravviene alla regola 1, la perlina resta in posizione verticale e non orizzontale. Non ho mai provato a contravvenire all n. 2... Per chi non ci ha capito nulla, si consoli: è più facile a farsi che a dirsi...
In preparazione chiusura e ciondolo con cabochon!
venerdì 11 marzo 2011
Serpentone
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Questa collana è stata realizzata con la tecnica giapponese Kumihimo. Si tratta di una tecnica tradizionale d'intreccio molto antica: la usavano i samurai per intrecciare la seta e così fabbricare i cordini che servivano per legare tra di loro i segmenti della loro corazza. Migliore era il lavoro, maggiori erano le possibilità che il samurai si salvasse la vita! Oggi invece i cordonicini a kumihimo servono soprattutto per creare cinture per i kimono (obijime), braccialettini e decorazioni varie. Oltre alla seta, si possono usare tutta una serie di filati anche sintetici.
Per fare un cordoncino con questa tecnica, servono dagli 8 fili in su e un telaio apposito, in legno o in plastica (meno costosi). I telai hanno vari nomi a seconda del tipo e servono a creare diversi tipi di cordoncino: abbiamo il Marudai, il telaio rotondo, forse il più diffuso; il Takadai, il telaio quadrato che serve per creare cordoncini piatti; il Kakudai (un particolare telaio "a gru"), il Karakumidai (quadrato), l'Ayatakedai, un complicato telaio per creare cordoncini con molti fili, e infine il più semplice di tutti: ilMobidai, detto anche Kumihimo Disk. Quest'ultimo è un disco di polistirolo espanso con 32 tacche nelle quali vengono incastrati i fili. I puristi non amano molto questo strumento, ma per un principiante è l'ideale per iniziare e per vedere se la tecnica può interessare! Questa collana è stata realizzata, appunto, con il Mobidai.
Per fare un cordoncino con questa tecnica, servono dagli 8 fili in su e un telaio apposito, in legno o in plastica (meno costosi). I telai hanno vari nomi a seconda del tipo e servono a creare diversi tipi di cordoncino: abbiamo il Marudai, il telaio rotondo, forse il più diffuso; il Takadai, il telaio quadrato che serve per creare cordoncini piatti; il Kakudai (un particolare telaio "a gru"), il Karakumidai (quadrato), l'Ayatakedai, un complicato telaio per creare cordoncini con molti fili, e infine il più semplice di tutti: ilMobidai, detto anche Kumihimo Disk. Quest'ultimo è un disco di polistirolo espanso con 32 tacche nelle quali vengono incastrati i fili. I puristi non amano molto questo strumento, ma per un principiante è l'ideale per iniziare e per vedere se la tecnica può interessare! Questa collana è stata realizzata, appunto, con il Mobidai.
Link interessanti:
http://www.braidershand.com/http://www.careycompany.com/
Collana turchese
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Cintura a macramè bianca
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Braccialetto charms
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Qui ad esempio la struttura è creata da 4 perle medie e da una perla grossa che si alternano a degli anelli in maniera simmetrica (la perla più grossa è infatti centrale). La decorazione tramite charms è un'ottima maniera per eliminare rimasugli di perle e perline. In questo braccialetto ci sono alcune perle che un tempo appartenevano alle famose collane della mamma che ho distrutto...
Anello post-moderno
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Borsetta da teatro
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L'applicazione che raffigura una rosa è stata fatta tessendo le perline con l'apposito telaio e poi cucita sulla borsetta. Il disegno è stato tratto dall'Enciclopedia delle Perline di Claire Crouchley, mentre il design delle frange è di mia creazione.
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giovedì 10 marzo 2011
Braccialetto con perle
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