venerdì 23 dicembre 2011

Alberello di Natale tardivo!

...E per finire la serie degli alberelli di Natale, ecco qui l'alberello con i gingilli a forma di nota per la mia maestra  di canto! Anche quelli fatti in casa.






mercoledì 21 dicembre 2011

Twigs & Branches

Forse vi sarà capitato di avere dei bellissimi pezzi di bigiotteria o di gioielleria che non mettete mai non perché non vi piacciano, ma perché non avete un abito o un altro gioiello da abbinarvi. Per l'abito: sconsiglio sempre di regalare o rivendere bigiotteria che non indossate mai (a meno che proprio non vi piaccia!) perché prima o poi potreste comperare un capo di abbigliamento che si accorda. Per gli abbinamenti con altri pezzi di bigiotteria: chiedete ad una conoscente che crea bigiotteria :-)


Ed è quello che ha pensato di fare Francesca, cugina della Chiara che mi ha commissionato il medaglione  ad uncinetto, quando ha saputo che creavo pezzi di bigiotteria. Tempo fa le era stato regalato un collier proveniente dal Kenya, collier che però non indossava mai in quanto non aveva degli orecchini da abbinare. Aveva tentato degli abbinamenti ma ogni volta si rendeva conto che gli orecchini scelti non andavano bene. La collana, seppure bella e apprezzata dalla proprietaria, era così finita in fondo ad un cassetto.

Il problema di questa collana, secondo me, era il colore delle perline e il tipo di punto (tessitura ad angolo retto, in inglese right-angle weave o RAW). Dovevo avvicinarmi quanto più possibile allo stile e al colore, altrimenti il mio lavoro non avrebbe avuto senso; tuttavia, fare degli orecchini a RAW può dare dei risultati deludenti (la rete infatti, se non supportata da una superficie sottostante, tende ad "accartocciarsi" su se stessa).
Ho iniziato a cercare nella mia "biblioteca" cartacea e informatica e in questo librino 
http://www.beadingdaily.com/Earring-Projects-Free-Download/ scaricabile da http://www.beadingdaily.com,  ho trovato un bel progetto di Pat Wexelblat, Twigs and Branches. La tecnica usata, la frangia, in questo specifico caso è visivamente molto simile al RAW ma conferisce una certa rigidità al lavoro. In quanto all'incredibile somiglianza della conteria a quella utilizzata nel collier... beh, un grandissimo colpo di fortuna! Erano già presenti nel mio "stock"; poi ho sostituito le foglioline del progetto originale con delle perle di cera a forma di goccia che richiamano il colore del rivestimento interno della conteria, e infine, per coerenza con il collier, ho messo agli apici dei rami una perlina nera. Stasera la consegna!

martedì 6 dicembre 2011

Alberelli di Natale - parte seconda




L'attrezzo per la lavorazione del metallo che mi ha dato l'idea - le più esperte si saranno accorte di un piccolo indizio nei tag del post precedente - è un jig. Vi ricordate all'asilo quelle tavolette di plastica bianca bucherellate in cui inserivamo dei chiodini colorati? Ecco, un jig ha un aspetto molto simile, per non dire uguale, a quelle tavolette e può essere in plastica o in metallo. Invece dei chiodini colorati, ci si infilano dei pioli di metallo di varia grandezza nei punti in cui vogliamo che il filo di metallo si "agganci" al fine di creare un disegno o un motivo. 


Qui a fianco trovate una foto dello schizzo originale del progetto e sopra una foto del jig con un alberetto di prova in lavorazione. Se vi piace e se ci capite qualcosa potete utilizzarlo per i vostri lavori e pubblicare le foto nei vostri siti/blog/pagine FB ma per piacere citatemi mettendo l'indirizzo del mio blog! Come potete vedere, nel disegno l'alberetto ha un "ramo" in più per lato, poi tolti in fase di realizzazione.
Un altro attrezzo che ho utilizzato è il Coiling Gizmo®, un'evoluzione dei vecchi "martelletti" che fino a qualche anno fa si usavano per fabbricare dei "tubetti" a spirale col filo metallico. Il problema dei martelletti era che bisognava mantenere il giusto equilibrio tra la tensione della mano che girava il martelletto e quella della mano che teneva il filo e l'altra estremità del martelletto. Se siete mancine corrette come me (grazie mille, maestra dell'asilo... :-(  ), l'impresa diventa non da poco. Il coiling gizmo invece ha una pratica forcella che fa il lavoro di una delle tue mani e quindi elimina metà della fatica e la quasi totalità dei problemi.



















I
l terzo attrezzo che ho usato, e quello che per me è stato più difficile da trovare, è un bench block, cioè un'incudine piatta... praticamente un parallelepipedo di acciaio semplice. Lo so che sembra strano, ma ho dovuto approfittare di una cara collega che andava in viaggio a New York per farmela comperare in un negozio di hobbistica della Grande Mela... In questo angolo dimenticato d'Italia ho trovato solo incudini da orefice del peso di 2kg (quelle classiche con le "corna"); oppure, proprio nella ferramenta in cui 
il mio "spacciatore di perline" aveva trovato il suo bench block, ho dovuto subire la derisione del commesso di turno che mi guardava con condiscendenza pensando "Ma che ci fai, femminuccia, in questo negozio per uomini veri? Su, vai a giocare con le tue perline e le tue collanine". Inspiegabilmente  non solo non aveva più l'articolo ma non sapeva nemmeno di cosa stessi parlando. Se mi avesse visto come martellavo gioiosamente il filo con cui son fatti  questi alberetti,  e per giunta utilizzando un normale martello e non quello da oreficeria, forse avrebbe cambiato atteggiamento!


Martellare il filo metallico serve a indurire e a rinforzare il lavoro. Purtroppo non ho ottenuto gli stessi risultati con tutti i tipi di filo: anche la vernice che li ricopre ha giocato il suo ruolo. Quelle satinate (di cui sono ricoperti il filo blu e il filo verde in queste foto, per capirci) hanno favorito la "fusione" dei fili agli incroci durante il martellamento; la vernice lucida e quella opaca invece (si vedano gli alberi gialli e quello nero) hanno impedito ai fili di fondersi negli incroci e di appiattirsi nelle anse (se ingrandite le foto vedrete che il filo giallo è rimasto tondo).








Alberelli di Natale - parte prima

In questo periodo di ristrettezze economiche e... tempistiche, una piccola sfida ha fatto capolino nella mia vita di hobbista.
Una collega ha proposto a un piccolo gruppo di colleghi, me inclusa, di fare una cena pre-natalizia tra di noi la cui unica regola era di regalare a ciascuno degli altri invitati una cosina fatta con la nostre mani, artistica o culinaria.
A parte il fatto che il mio portafoglio è diventato un buco nero ormai da un po', il mio principale problema era il tempo: anche una ghirlandina fatta con le perline richiede il suo tempo, e farne 10... ohimé.


Sulle prime pensavo di passare dalla bigiotteria alla culinaria e farmi insegnare dalla mamma a fare la marmellata. Ma 10 vasetti di marmellata sono almeno due tornate di marmellata diverse. E pesanti da portare in ristorante (immaginatevi 11 persone, ognuna con 10 oggetti diversi...)



Circa 10 giorni prima della fatidica cena, il panico mi ha costretto a mettere in moto le cellule grigie. "Quale, tra le tecniche che io uso, è di solito la più rapida?", mi sono chiesta; "la lavorazione del filo di metallo", mi sono risposta (noi figli unici siamo tutti un po' schizofrenici).

Da qui tutte le altre idee sono venute spontanee, come in una reazione a catena. In tempi economicamente più floridi avevo comperato molte bobine di filo di metallo di vario spessore e di vari colori, non esattamente a buon mercato, e ora era venuto il momento di utilizzarle; inoltre avevo tanti avanzi di nastrini colorati di vari materiali, tre o quattro scatole di perline miste in acrilico acquistate 
a prezzo d'occasione in fiera a Vicenza (http://www.abilmente.org); e infine dei meravigliosi attrezzi per la lavorazione del metallo che finora avevo usato pochissimo. E' pensando a uno di questi attrezzi che il progetto mi è comparso davanti, chiaro, senza bisogno di elaborazione, così ovvio che mi è venuto il dubbio di averlo già visto da qualche parte. Ho fatto lo schizzo del progetto su un foglio a quadretti, ne ho realizzato un paio di prototipi, e poi l'ho... messo in produzione.

I
l seguito alla prossima puntata :-)




PS: come potete vedere, Jonas funziona anche da set fotografico!